Fortnite e dipendenza dai v-bucks

Fortnite causa Dipendenza? Vi racconto la mia esperienza

Ho iniziato abbastanza tardi a giocare a Fortnite. In realtà, mi ci ero già avvicinato molto tempo a dietro durante il Capitolo 1, ma non mi era scattata la cosiddetta “scintilla”. Dal Capitolo 3 ci ho speso diverse ore, anche grazie al Covid che mi ha dato un bel po’ di tempo libero..

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Fortnite è uno Free-to-Play battleroyal in terza persona che con il suo stile cartoon ha conquistato il cuore, e le giornate, dei videogiocatori di tutte le età. La maggior parte dei giocatori rientrano nella fascia giovanile, grazie ad uno stile comico e colorato che tende ad allontanare le generazioni più oldgen.

Mi sono avvicinato a questo titolo per pura curiosità, ma mi sono presto reso conto che offre stimoli emozionali veramente coinvolgenti. Ma perché ha un effetto calamita sui ragazzi? Se stai leggendo questo articolo ti sarai già fatt* questa domanda.

Overview generale. Come si gioca a Fortnite

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Le modalità predefinite da Epic Games al momento, quindi Capitolo 4 Stagione 1, sono tre:

  • Battaglia Reale. Questa è la modalità principale del gioco. La costruzione di pareti, scale e muri permette al giocatore di creare strutture difensive e raggiungere posizioni di vantaggio. Lo scopo è quello di eliminare tutti gli altri giocatori.
  • Salva il Mondo. Avventura PVE (Player Versus Enviroment) a PAGAMENTO in cui il giocatore veste i panni di un eroe che combatte contro i mostri della Tempesta. Costruire fortini e assemblare armi esotiche permetterà al player di affrontare sfide sempre più difficili.
  • Zero Costruzioni. Modalità introdotta nel 2022 che ha tolto la possibilità di costruire. Lo scopo rimane lo stesso, eliminare tutti i giocatori che intralciano la strada.

Le modalità Battaglia Reale e Zero Costruzioni hanno quattro sottogruppi in base al numero dei giocatori:

  1. Giocatore singolo;
  2. Duetto;
  3. Terzetto;
  4. Squadre (quattro giocatori)

Non importa se si è già all’interno di un gruppo o meno, il sistema riempirà le squadre in modo automatico e randomico.

Le modalità di gioco però non si fermano a quelle ideate da Epic, perché gli sviluppatori hanno dato la possibilità alla community di progettare le proprie mappe per farle godere a tutti! Sfide Platform, Deatmatch, Avventure, Concerti e molto altro!

La violenza velata che insegna

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L’aspetto cartoon e il mondo colorato è una calamita per le giovani leve di videogiocatori, e per chi cerca un semplice svago. Ma nel gioco ci si spara e si organizzano agguati. Come può essere un videogioco adatto ai più piccoli?

Pensi che alcuni videogiochi possano aumentare la violenza giovanile?
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Nonostante la presenza di armi (a volontà e a volte dall’aspetto surreale), nel videogioco non ci sono cadaveri e non c’è nemmeno una goccia di sangue! La grafica è decisamente poco realistica e la realtà è totalmente distorta. Gli effetti di realtà virtuale, come i glitch che caratterizzano gli NPC (Non-Playable Character) ne riducono la realtà percepita.

L’ambiente di gioco può essere addirittura istruttivo! Alcune realtà pedagogiche, come lo Spieleratgeber NRW, sottolineano la capacità di Fornite nello stimolare alcune skills o attributi. Collaborazione, precisione, percezione e adattamento sono tratti essenziali per eliminare gli avversari e rimanere in vita il più possibile.

Dopo poco tempo si acquisiscono capacità che possono essere utili anche nella vita reale, come una percezione visiva e acustica più fine del mondo che ci circonda, che stimola l’intuizione. Quello che è alla base del processo logico deduttivo.

Fortnite è veramente Free-To-Play? La dipendenza dai V-Buck

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Come abbiamo detto precedentemente, il gioco è “interamente” Free-To-Play. Non esistono boost che facilitano un giocatore sugli altri. Ma il mondo colorato di Fornite è multiforme come i giocatori che lo popolano, e ognuno vuole personalizzare il proprio avatar. Per comprare skin e balli servono i V-Bucks, la moneta del gioco.

Il negozio di Fortnite è organizzato a più segmenti che variano l’offerta per invogliare l’acquisto.

  • Offerte a periodo limitato: personaggi di film, serie, anime e/o manga;
  • Vip e atleti;
  • Offerte giornaliere: skin particolari e IMPERDIBILI;
  • Bundles: pacchetti con più elementi.

Non si trovano solo le skin, ma anche i famosi balli che fanno amare il titolo ai più piccoli e odiare ai giocatori più.. Anziani!

Dopo un anno di gioco piuttosto stabile però, mi sono accorto che anche i più veterani usano questi balli come “emoticon” per festeggiare le vittorie e le uccisioni. Perché? Per dimostrare agli altri giocatori di essere superiori, e beneficiare di un carico di dopamina.

Casualità, tensione e gratificazione

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Il sito “Tuo Psicologo” paragona l’effetto di Fortnite al gioco d’azzardo. L’essere ora più vicini, ora più lontani alla vittoria, crea degli effetti contrastanti nel Sistema Limbico che fa rimanere incollato allo schermo il giocatore.

Anche il forte senso di comunità ha un effetto benefico sul sistema di gratificazione. Festeggiare una kill o addirittura una vittoria con un balletto, crea un legame con il compagno di squadra e accresce il nostro senso di appartenenza con la community del gioco.

Una comunità a volte tossica, ma non nociva come può essere in altri titoli videoludici, come LOL. La mancanza di una chat scritta limita i trolling, gli insulti e gli scherni gratuiti degli utenti che sono obbligati a metterci la propria faccia. In questo caso, la propria voce. Se si ha un compagno di squadra troppo “vivace”, basterà chiudere il suo microfono e godersi la partita in santa pace!

Azioni legali e dipendenza

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Nel novembre del 2021, i server di Fortnite si sono spenti definitivamente in Cina, mentre nel dicembre del 2022 Epic ha rischiato grosso in Canada a causa delle proteste di alcuni genitori canadesi. Secondo i genitori, i loro figli avrebbero smesso di mangiare, dormire e fare la doccia (BBC) a causa del videogioco. Gli avvocati dei genitori l’hanno addirittura paragonato all’uso del tabacco, e che la casa sviluppatrice avrebbe creato un gioco ad-ok per influenzare i giocatori più piccoli.

La corte ha rifiutato la tesi secondo cui Epic avrebbe creato un gioco per creare dipendenza nei videogiocatori. Tuttavia, il giudice Sylvain Lussier non esclude la possibilità che il gioco possa creare nei giocatori fenomeni di dipendenza, e causare dei danni alla loro salute psicologica.

Un gioco potente che sfrutta elementi che piacciono “da matti” ai più piccoli. Colori brillanti, emozioni forti nel breve tempo e situazioni con oggetti surreali. Al contrario di un videogiocatore esperto, uno più giovane ha meno controllo sulle proprie azioni. Il mondo digitale si fonde con quello reale, creando nel consumatore una sovraeccitazione e fenomeni di astinenza. Fenomeni che ho testato “sulla mia pelle”, ma che ovviamente hanno un effetto diverso sulla mia psiche.

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