Cosa ne penso di “Sono Solo Animali”
Lo sfruttamento animale è un problema serio anche ai giorni nostri. Viviamo in un momento storico in cui la tecnologia sta raggiungendo traguardi impensabili nel passato. Ma alle volte questo non basta.
Silvia Migoni, l’autrice del libro “Sono Solo Animali” edito da StreetLib, ci guida in un’esamina dei diversi aspetti dello sfruttamento animale, dall’allevamento per scopi alimentari a quello per la sperimentazione animale. Silvia è laureata in medicina veterinaria e più che una passione verso gli animali, prova una legame totalmente empatico verso il mondo naturale. Un unione che regala ogni giorno uno scambio continuo di emozioni.
Il libro è una raccolta di 17 brevi capitoli che spaziano in tutte le direzioni della sfera dello sfruttamento animale. Bracconaggio e commercio illegale, eventi equestri, il settore moda e molti altri temi descritti in chiave analitica e puntuale, con una nota pungente di critica. I testi sono raccolte di testimonianze, interviste e fatti documentati che stimolano la curiosità del lettore ad ampliare la propria conoscenza sulla tematica, e a sviluppare il proprio pensiero critico frase dopo frase.
La vastità dei temi trattati ne riduce l’approfondimento. Un conseguenza obbligata per non appesantire eccessivamente il lettore, ma che comunque permette di toccare punti fuori “dall’ordinario”. Di particolare impatto è sicuramente la straziante tragedia che sta colpendo diverse razze canine levriere, tra cui il galgo, il podenco, e il greyhound. Impiccati, colpiti e uccisi in alcune aree spagnole e inglesi perché ritenuti inutili per il compito che dovrebbero svolgere. Principalmente di natura venatoria. Un problema che viene oscurato da quelli più evidenti, come la festa della Grindadráp delle Fær Øer o il Festival di Yulin.
Sono Solo Animali è un ottimo libro per chi vuole iniziare un percorso etico contro lo sfruttamento degli animali, o semplicemente per chi vuole conoscere le atrocità che si commettono anche al giorno d’oggi.
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